Come noto, in Italia frane e inondazioni sono frequenti e causano alle strutture e infrastrutture nonché vittime, feriti e sfollati ogni anno. Negli ultimi 15 anni (dal 2007 al 2021) le persone che hanno perso la vita a causa di tali eventi sono complessivamente 336, di cui 188 per le inondazioni e 148 per le frane. In questo periodo e fatta eccezione per il Molise, tutte le altre regioni italiane hanno subito eventi fatali.
I dati raccolti sulle vittime che annualmente si contano in Italia sono rielaborati nei grafici riportati nelle figure di seguito, dove è anche segnata, con una linea tratteggiata, la media annuale calcolata sul periodo. Per quanto riguarda le inondazioni (istogramma azzurro) si notano tre massimi in corrispondenza del 2011, del 2013 e del 2018. Si tratta di anni funestati da eventi di particolare gravità e che hanno prodotto un elevato numero di vittime. In ordine cronologico, il primo è quello dell’ottobre 2011 che ha interessato la zona delle Cinque Terre e la Lunigiana, seguito a distanza di pochi giorni da quello di Genova, dove sei tra donne e bambine hanno perso la vita per l’esondazione del torrente Fereggiano. Nel 2013, sulle 28 vittime totali, ben 18 sono state causate dall’evento alluvionale avvenuto in Sardegna nel mese di novembre, mentre 10 sono state quelle lungo la gola del Raganello in Calabria, quando nell’agosto 2018 la piena improvvisa del torrente ha travolto un gruppo di escursionisti che stavano risalendo la forra.
Considerando poi le frane (istogramma arancio) l’anno che supera di gran lunga tutti gli altri è il 2009 con le sue 49 vittime, tra le quali i 37 morti e dispersi del 1° ottobre 2009 dovuti alle colate di detrito che hanno colpito gli abitati di Giampilieri, Scaletta Zanclea e Itala in provincia di Messina.
A ben osservare i due istogrammi, per le frane, ancor più che per le inondazioni, è evidente come nei 15 anni analizzati vi sia stata una diminuzione del numero annuo di vittime: il trend e ancora più evidente nel periodo più recente, anni in cui si sono registrati un numero di vittime inferiore alla media calcolata.
Analizzando i dati a scala regionale riportati nei grafici a seguire, si evince che, tra le 19 regioni interessate, la Sardegna è quella col bilancio peggiore per quanto riguarda le inondazioni (30 vittime), mentre alla Sicilia tocca il primato per il numero di vittime da frana (48). Più nel dettaglio, le inondazioni hanno avuto un pesante impatto anche in Toscana (27 vittime) e in Sicilia (26), mentre dall’altra parte della “graduatoria” si trovano Abruzzo e Trentino-Alto Adige con una sola persona deceduta mentre il Molise e la Valle d’Aosta non hanno registrato perdite. Per ciò che concerne le frane, dopo la Sicilia, ad essere più colpite sono il Trentino-Alto Adige (24 vittime) e la Lombardia (15), mentre ben 4 sono le regioni, Molise, Umbria, Marche e Basilicata, che non hanno avuto vittime.
Nella mappa sono riportate le località dove, durante il periodo analizzato, sono stati registrati morti e dispersi. I simboli in arancio rappresentano le località colpite da movimenti franosi, mentre in azzurro le località colpite da fenomeni di inondazione.
Per dare un’idea della sequenza temporale e delle località in cui si sono verificati, l’elenco degli eventi con vittime occorsi nei periodo preso in esame è disponibile per il download .
Nell’immagine la zona di Orvieto Scalo durante l’alluvione del novembre 2012
Picture courtesy: Centro Funzionale Regione Umbria
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