Nel 2014 l’Italia è stata interessata da numerosi eventi di frana e inondazione che hanno provocato vittime (morti, feriti, sfollati) tra la popolazione. La mappa dell’Italia sotto riportata mostra, per ciascuna regione, il numero di località colpite da eventi di frana o di inondazione e che hanno causato danni diretti alla popolazione. Come si può notare, le regioni più colpite sono state quelle del Nord-Ovest e parte di quelle del centro. In Liguria sono state 71 le località colpite e cinque le persone decedute a causa di eventi geo-idrologici, in Piemonte 42 località e due le persone decedute, in Lombardia 47 località colpite e sei le persone morte, in Emilia-Romagna 28 località e 1 morto ed infine la Toscana con 35 località colpite e 5 morti.
Considerando la distribuzione temporale degli eventi, l’analisi mensile riportata nel grafico evidenza che il massimo numero di località coinvolte da eventi geo-idrologici si è registrato nei mesi di gennaio e novembre, con 81 e 102 località rispettivamente. In questi mesi infatti si sono verificati estesi e ripetuti periodi di maltempo e piogge intense. Più nel dettaglio nei giorni 4 e 5 e nel periodo tra il 16 e il 20 gennaio 2014, la Liguria è stata colpita da eventi meteorici intensi, con piogge diffuse, persistenti, associate a forti temporali. Nel comune di Bogliasco (GE) l’onda di piena del torrente Poggi ha fatto registrare un morto. Si sono inoltre verificate numerosi movimenti franosi, anche di rilevante magnitudo, che hanno messo in crisi il sistema della viabilità e dei trasporti regionali, causando numerose interruzioni e pesanti limitazioni di transito. Una frana avvenuta lungo la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, nelle vicinanze della stazione di Andora, ha determinato il deragliamento del treno Intercity 666 ed il lieve ferimento del conducente e di due passeggeri, nonché l’interruzione della linea per diversi giorni. A seguito delle frane che hanno coinvolto centri abitati, numerose sono state le ordinanze di evacuazione, soprattutto nelle province di La Spezia ed Imperia. La stessa perturbazione che intorno a metà mese ha provocato danni e vittime in Liguria ha colpito anche l’Emilia-Romagna, dove il fiume Secchia, rotti gli argini nei pressi di Modena, ha allagato una vasta area della provincia, causando gravissimi danni e un morto a Bastiglia. Tra il 10 e il 15 novembre 2014 una forte perturbazione ha interessato il Nord Italia, causando gravi danni a persone e cose soprattutto in Liguria, Lombardia e Piemonte. Le intense piogge che, per giorni, hanno interessato la provincia di Genova hanno provocato inondazioni e frane in molti comuni. Nel comune di Serra Riccò una persona è stata travolta dal torrente Riasso in piena ed è deceduta mentre tentava di mettere in salvo la sua automobile parcheggiata sull’argine. Molti sono stati i movimenti franosi che hanno interessato sia la viabilità sia i centri abitati. Nel comune di Leivi una casa è stata investita e distrutta da una frana e, nel crollo, hanno perso la vita due anziani coniugi. Negli stessi giorni si sono registrati gravi danni e vittime anche in Lombardia, dove i fiumi Seveso e Lambro sono esondati in più punti. A Laveno-Mombello (VA), una frana ha investito una villetta causando la morte di due persone, mentre nel comune di Moscazzano (CR) una persona ha perso la vita annegando in un canale in piena. Un’altra vittima si è registrata ad Ispra (VB), annegata nel Lago Maggiore. Pesantemente colpito è stato anche il Piemonte, in particolare la provincia di Biella, dove, oltre a numerosi sfollati in varie località, una frana ha causato un morto e un ferito a Crevacuore. Un’altra vittima si è registrata nel pressi di Alba (CN), dove un’automobile è stata travolta dalle acque del rio Baracco. Passando ora a esaminare la magnitudo degli eventi dell’anno utilizzando come parametro il numero dei morti e dei feriti, l’evento più grave si è verificato il 2 agosto, quando precipitazioni di forte intensità hanno interessato una ristretta area della provincia di Treviso, ed in particolare i territori dei Comuni di Tarzo, Cison di Valmarino, Pieve di Soligo e Refrontolo. Le piogge hanno causato la piena del torrente Lierza, che ha provocato quattro morti e 20 feriti in località Molinetto della Croda, nel territorio di Refrontolo, dove le acque e i detriti trasportati dalla corrente hanno colpito una tensostruttura dove si stava tenendo una festa. Questa coincidenza è stata la principale causa dell’elevato numero di morti e feriti. Anche il mese di novembre è stato particolarmente funestato da eventi che hanno provocato danni alla popolazione, e complessivamente, tra Liguria, Piemonte e Lombardia, il bilancio dei danni diretti alla popolazione è stato molto pesante: nove morti, due feriti, e oltre 3000 sfollati.
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