La percezione del rischio da frana e inondazione in Italia

on Aprile 27 | in focus | by | with No Comments

Frane e inondazioni sono fenomeni molto diffusi in Italia, dove causano gravi danni e costituiscono una grave minaccia per la popolazione. Ciò nonostante, ben poco si sa sulla effettiva percezione che le persone hanno del rischio da frana e inondazione e questo è sorprendente, in quanto una corretta percezione è fondamentale per il successo di molte strategie di adattamento e di riduzione del rischio. Nel tentativo di colmare questa lacuna, e per misurare la percezione che gli italiani hanno dei rischi posti da frane e da inondazioni, abbiamo commissionato a DOXA due sondaggi a scala nazionale. Il campione “Omnibus”, utilizzato da DOXA per i due sondaggi, è statisticamente rappresentativo della popolazione italiana in quanto basato su variabili demografiche, tra cui (i) la dimensione e la distribuzione della popolazione in ogni regione italiana, (ii) il sesso per età, (iii) l’istruzione, e (iv) l’occupazione. I sondaggi sono stati realizzati nel periodo gennaio-febbraio 2012 e 2013, sono state effettuate, per ciascun sondaggio, otre 3100 interviste telefoniche mediante il sistema computerizzato di assistenza telefonica CATI (Computer Assisted Telephone Interview). La numerosità del campione utilizzato ha permesso una valutazione quantitativa anche a scala regionale. Le domande sono state formulate agli intervistati con l’obiettivo di indagare diverse questioni riguardanti i rischi naturali ed in particolare quelli geo-idrologici. Si è infatti valutata la loro percezione dei rischi naturali, rispetto a quelli ambientali, e tecnologici, e la conoscenza generale dei dissesti geo-idrologici (frane ed inondazioni) avvenuti nel territorio di loro residenza e la loro frequenza. È stato inoltre verificato se questi eventi siano ritenuti una vera minaccia alla loro incolumità personale, e a quali fattori venga maggiormente imputata l’occorrenza di frana e di inondazione in Italia.

Nella Domanda 1 (Figura 1) si è messa a confronto la percezione dei rischi posti da calamità naturali con quella dei rischi a carattere tecnologico: “Quanto pensa di essere esposto a ciascuno di questi rischi: (a) frana, (b) inondazione, (c) terremoto, (d) eruzione vulcanica, (e) incidente stradale, (f) inquinamento ambientale?” Possibili risposte: molto; abbastanza; poco; per niente. Gli italiani hanno dimostrato una scarsa percezione dei rischi geo-idrologici in quanto nel 2013 solo il 17% ha risposto di sentirsi abbastanza o molto esposto alle frane ed il 24% le inondazioni, facendo registrare una lieve diminuzione, rispettivamente di uno e tre punti, in confronto al 2012.

Figura 1 (dati a scala nazionale)
In figura sono rappresentate le risposte per ciascun sondaggio (2012 e 2013).
I numeri rappresentano la somma delle percentuali del molto più abbastanza.

ISTOGRAMMA-FIGU-01_LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

Con la Domanda 2 (Figura 2) abbiamo tentato di determinare la capacità degli intervistati di valutare la frequenza o la probabilità di occorrenza delle differenti calamità naturali: “Tra questi eventi naturali: frana, inondazione, terremoto, eruzione vulcanica, quale crede essere il più frequente o il più probabile che avvenga nel comune dove lei vive, o nelle vicinanze?” Nel 2013 le inondazioni sono state ritenute probabili dal 30% degli italiani, mentre le frane solo dal 10%, molto simili alle percentuali ottenute nel 2012.

Figura 2 (dati a scala nazionale)
In figura sono rappresentate le risposte per ciascun sondaggio (2012 e 2013).

ISTOGRAMMA-FIG-02_LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

 

L’analisi a scala regionale ha rivelato che nel 2013 le inondazioni sono ritenute più probabili dai cittadini della Sardegna (65% nel 2013 e 71% nel 2012), della Liguria (65%, 65%) e del Piemonte (52%, 49%), mentre le frane sono ritenute più probabili dagli intervistati della Valle d’Aosta (39%, 35%), del Trentino-Alto Adige (37%, 42%) e della Calabria (16% e 19%).

La Domanda 3 (Figura 3), dedicata nello specifico agli eventi geo-idrologici, è stata formulata nel tentativo di capire quanto l’occorrenza di questi eventi sia nota: “Lei è venuto a conoscenza diretta, perché coinvolto, o indiretta, perché ne ha avuto notizia, di una frana o di un’alluvione avvenuta nel territorio comunale dove lei risiede, o nelle vicinanze?” Possibili risposte: sì, frana; sì, inondazione; sì, entrambe; no, nessuna notizia. Nel 2013, il 27% degli intervistati ha detto di essere direttamente o indirettamente a conoscenza di eventi alluvionali e il 13% di eventi di frana occorsi nel proprio comune o nelle vicinanze. Le percentuali erano simili nel 2012. Solo l’8% (7% nel 2012) ha risposto di essere stato coinvolto o di aver avuto notizia di entrambi gli eventi. Il dato più rilevante e che ben il 52% nel 2013 ed il 55% nel 2012 ha detto di non essere al corrente di frane e inondazioni.

Figura 3 (dati a scala nazionale)
In figura sono rappresentate le risposte per ciascun sondaggio (2012 e 2013).

ISTOGRAMMA-FIG-03_LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

 

L’analisi regionale ha rivelato che, per le frane, nel 2013 le percentuali più alte sono in Basilicata (49%, 16% nel 2012), Molise (30%, 40%) e in Calabria (29%, 32%), mentre per le alluvioni le percentuali più alte sono in Valle D’Aosta (65%, 42% nel 2012), Liguria (50%, 34%), Veneto (48%, 36%).

La Domanda 4 (Figura 4) ha avuto la finalità di valutare quale percezione gli intervistati avessero della minaccia posta all’incolumità personale da frane e inondazioni: “Lei ritiene che eventi idrogeologici quali le frane e le alluvioni possano essere una minaccia reale alla sua incolumità personale?” Possibili risposte: sì; no. Se sì: sì, una frana; sì, una inondazione. Nel sondaggio 2012 era prevista la risposta secca sì o no. Nel 2013, 4 intervistati su 10 pensano di poter essere vittima di frane o di inondazioni. La percentuale sale a 2 su 3 in Liguria (66%). Percentuali elevate si hanno anche in Calabria (63%), Campania (54%), Valle d’Aosta (48%) e Veneto (46%). Nel 2012 le percentuali erano generalmente più basse.

Figura 4 (dati a scala nazionale)
In figura sono rappresentate le risposte per ciascun sondaggio (2012 e 2013).

ISTOGRAMMA-FIGU-04_LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

La Domanda 5 (Figure 5 e 6) è stata formulata in modo da capire quali fossero i fattori considerati più importanti per il controllo e/o l’accadimento di eventi geo-idrologici: “Secondo lei, quale tra i seguenti fattori influisce maggiormente nel verificarsi di frane ed alluvioni: abusivismo edilizio; errata gestione del territorio; cambiamenti climatici; caratteristiche del territorio; abbandono del territorio; non so?” Su questo punto gli italiani hanno avuto le idee abbastanza chiare (solo il 6% ha risposto di non sapere) e hanno attribuito frane e alluvioni a cause prevalentemente antropiche, ed in particolare ad una gestione del territorio sbagliata (28%) e all’abusivismo edilizio (25%). Il 16% ha considerato i cambiamenti climatici e solo il 9% le caratteristiche del territorio.

Figura 5 (dati a scala nazionale)

ISTOGRAMMA-FIG-05A_LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

 

È interessante notare come le risposte siano diverse geograficamente. La maggior parte degli intervistati nel Centro-Nord Italia ha considerato fattore primario per gli eventi geo-idrologici la gestione inadeguata territorio, mentre nel sud Italia, con l’eccezione della Basilicata, è considerato più determinante l’abusivismo edilizio. Solo in Trentino-Alto Adige (45%) e in Valle d’Aosta (30%) gli intervistati hanno indicato il cambiamento climatico quale fattore principale. In queste regioni, in particolare in Trentino-Alto Adige, la gestone del territorio è una priorità e sono molte le risorse che vengono investite per ridurre i rischi geo-idrologici.

Figura 6
Nella mappa le regioni sono colorate in base alla risposta che ha ottenuto la percentuale più alta.

ISTOGRAMMA-FIGURA-05Bb_LA PERCEZIONE DEL RISCHIO

Quello che emerge dalle risposte date nei due sondaggi è che la popolazione italiana si sente più esposta ai rischi tecnologici (inquinamento ambientale e incidenti stradali) che ai rischi naturali, e che tra i rischi naturali si sente più esposta ai terremoti, seguiti da inondazioni, frane ed eruzioni vulcaniche. Il confronto tra i risultati dei due sondaggi e la reale distribuzione dei dissesti geo-idrologici avvenuti in Italia negli ultimi decenni ci porta a concludere che il verificarsi di eventi influenza in modo significativo la percezione dei rischi e che tale percezione diminuisce abbastanza rapidamente. Ne consegue che da parte degli italiani vi è in generale una scarsa consapevolezza circa le frane, le inondazioni e i rischi alla persona ad esse collegati, e questo nonostante tutte e 20 le regioni siano state ripetutamente interessate da frane ed inondazioni con morti, dispersi, feriti, sfollati e senzatetto.

Per approfondimenti:
P. Salvati, C. Bianchi, F. Fiorucci, P. Giostrella, I. Marchesini e F. Guzzetti (2014): Perception of flood and landslide risk in Italy: a preliminary analysis. Natural Hazards and Earth System Sciences, 14, 2589-2603. doi:10.5194/nhess-14-2589-2014

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