Nel catalogo storico degli eventi geoidrologici che hanno causato danni diretti alla popolazione molte sono le informazioni su frane ed inondazioni che hanno colpito il territorio ligure. Il primo evento censito risale al 1646, quando, nel territorio di Campo Ligure (GE), si registrarono alcuni sfollati dovuti alle piene dei torrenti Ponzema e Angassino che provocarono danni a case, ponti e campi. Danni che vennero poi stimati in “100 e più mila lire” (Leoncini D., 1934-1940, Storia di Campo Ligure. Le inondazioni. Bollettino Parrocchiale di Campo Ligure). Da allora, fino al 30 settembre 2014 eventi geoidrologici che hanno causato danni alle persone si sono verificati in tutte e quattro le province liguri, causando almeno 284 morti, 10 dispersi e 100 feriti, in 245 località distribuite in 96 Comuni. In questo arco di tempo si sono succeduti numerosi eventi che hanno avuto un forte impatto sulla popolazione, molto estesi arealmente e con molte persone coinvolte, ma frequenti sono anche stati gli eventi con estensione territoriale ridotta con poche persone coinvolte e danni minori. Il grafico sotto riportato, che riporta il numero di vittime (morti, feriti, dispersi) per anno nel periodo 1700-2014, illustra la distribuzione temporale degli eventi con vittime che hanno colpito la Liguria.
Tra gli eventi più disastrosi avvenuti prima del XX secolo vi fu quello del 26 agosto 1702:[…] Lo Stura, congiunto col Ponzema e l’Angassino, alluviona l’abitato di Campo Ligure, con abbattimento di case e delle ferriere, e provoca 25 vittime (Olivieri M. e Piccardo A.: Relazione inedita presso Bibl. Civ., Rossiglione). A Rossiglione, la Stura e il rio di Berlino invadono l’abitato, con altezza d’acqua che nella Chiesa raggiunse m 2,5; sono travolte 25 case e 6 ferriere, si lamentano 26 morti (Pagliano A., 1912, Cenni storici intorno all’artistico simulacro di N.S Degli Angeli, presso la Bibli. Civ. Rossiglione). Pare che, ad aggravare il disastro, una grande frana caduca in località Vallecalda abbia ostruito il fondovalle, provocando, per rigurgito dello Stura, l’allagamento di Campo, per successiva tracimazione le acque si sarebbero abbattute su Rossiglione. (Tropeano D.: Eventi alluvionali e frane nel bacino della Bormida. Studio retrospettivo. In: Quaderni di studi e documentazioni n. 10, 1989). “In quel giorno (sabato) dalle ore 13 alle 19 un’acqua torrenziale, fitta, senza posa, cadde con un crescendo vertiginoso… i tre torrenti Ponzema, Langassino e Stura gonfiarono a segno che le acque ruppero gli argini e rovesciarono ogni riparo., La piena dei torrenti… trascinava numerose piante, parte delle quali si fermarono alla pila del ponte di S. Sebastiano, ostruendo le due arcate. La furia delle acque del Ponzema … che aveva sepolta con pietre e ghiaia la ferriera…. Si riversò nel Giardino, scavando, verso levante le fondamenta della conceria… abbattendo non poche case e scavando le fondamenta di molte altre… Le acque del Ponzema, arrivate in piazza Santa Maria sotto il Castello, si unirono al quelle del Langassino, che, sorpassando il ponte, s’eran riversate, parte verso il Borgo, e parte verso la piazza. Anche lo Stura… invase l’abitato… tutte le case vicine al mulinetto furono abbattute. L’acqua, nel centro del paese, fu misurata ad un’altezza di oltre due metri. Moltissime case subirono gravissimi danni; i ponti del Langassino e del Ponzema rimasero colle sole arcate. I Piani di San Michele e i Prati furono coperti di pietre e ghiaia… La terribile inondazione… abbatté i due muri laterali della chiesa (di S. Michele)… scavò le sepolture, asportandone tutti i resti umani ivi contenuti… provocò anche il crollo dell’antico ponte sullo Stura” (Leoncini D., 1934-1940, Storia di Campo Ligure. Le inondazioni. Bollettino Parrocchiale di Campo Ligure). A Campo Ligure si annoverarono in totale 28 vittime, in gran parte imprigionate nelle loro abitazioni che furono travolte. (Tropeano D. et al., Eventi di piena in Val Berlino (Appennino Ligure): osservazioni preliminari. In: Quaderni di studi e documentazioni n. 13, 1993).
Un altro evento con un forte impatto sulla popolazione avvenne il 19 agosto 1858 nella zona del Savonese, dove
“la dirottissima pioggia durò fin verso le 9… Dove più infuriò la violenza delle acque si fu nel borgo di Lavagnola… Le ville circostanti a questo borgo non sono più che un vasto pantano… case ruinate, altre minacciate di rovina e quasi tutte mancanti del primo soffitto”. Si ha una cinquantina di vittime tra gli occupanti delle case alluvionate. Il ponte della Consolazione è distrutto; è invasa anche la Via Untoria, nei pressi della chiesa di San Pietro, con altezza d’acqua in quella zona di circa 1 metro” (Cesarini F.S., 1987, La valle del Letimbro). (Tropeano D. et al., Gli eventi alluvionali del 22 e 27 settembre 1991 in Liguria. Studio idrologico e geomorfologico. In: Quaderni di studi e documentazioni n. 13, 1993).
Focalizzando il periodo più recente a partire dal 1970, frane e inondazioni hanno prodotto oltre 100 tra morti e dispersi, 49 feriti e oltre 10.000 tra sfollati e senzatetto. I Comuni interessati dalle frane e dalle inondazioni sono stati 76, distribuiti in tutte le province. Nel dettaglio le frane hanno causato 14 morti, 31 feriti, 3469 sfollati e 1274 senzatetto in 190 località e 76 comuni. Le inondazioni hanno causato 82 morti, 9 dispersi, 18 feriti, 5066 sfollati e 520 senzatetto in 35 località e 42 comuni. Tra gli eventi geoidrologici che hanno colpito la regione Liguria alcuni hanno interessato in modo particolare la citta di Genova: l’alluvione del 7- 8 Ottobre 1970, quelle del settembre 1992 e settembre 1993 e la più recente avvenuta il 4 novembre del 2011. Nel solo comune di Genova, nel periodo compreso tra il 1970 ed il 30 settembre 2014, si contano 50 morti. Alluvione del 7-8 ottobre 1970: Fra il 7 e l’8 ottobre 1970, piogge molto intense e localizzate raggiunsero circa 900 mm in 24 ore, corrispondenti al 90% delle precipitazioni medie annuali. La città più colpita fu Genova, ma gravissimi danni si ebbero anche in altri 20 comuni. Le vittime furono oltre 40, di cui 35 morti e 8 dispersi. Gli sfollati furono oltre 2000. Il danno economico venne stimato in 45 miliardi di Lire. Alluvione del 27 Settembre 1992: Le città più colpite da questo evento furono Savona e Genova. Le esondazioni dei torrenti causarono complessivamente 7 morti e centinaia di sfollati. Alluvione del 23 Settembre 1993: Questo evento si localizzò per lo più In Val Varenna e causò complessivamente 4 morti e centinaia di sfollati. Alluvione del 4 novembre 2011: L’evento del 4 novembre di Genova concluse una serie di eventi geoidrologici gravi che, tra ottobre e novembre, interessarono la Liguria. Il 25 ottobre un sistema temporalesco transitò tra la Liguria di Levante e la Toscana Nord-occidentale scaricando notevoli quantità di pioggia, in sei ore si misurarono infatti più di 500 mm di pioggia. In quei giorni gravemente colpite furono le zone della Lunigiana e delle Cinque Terre. In Liguria si registrarono 11 morti (altri due si registrarono in Toscana) 2 feriti ed almeno 400 sfollati. I comuni liguri più danneggiati furono Borghetto di Vara, Monterosso e Vernazza, tutti in provincia di La Spezia. Pochi giorni dopo, il 4 Novembre 2011, un evento meteorologico intenso interessò una ristretta area della Liguria concentrando i suoi effetti più disastrosi nella città di Genova. A Genova, dove si misurarono circa 500 mm di pioggia in poche ore, si ebbe l’esondazione dei torrenti Bisagno e Fereggiano, e la piena dei torrenti Sturla, Scrivia ed Entella. I dissesti maggiori si verificarono allo sbocco dei bacini idrografici di limitate dimensioni dove si raccolsero grandi quantità di acqua mista a fango e detriti, talora con tronchi e massi. L’esondazione del Torrente Fereggiano causò 6 vittime a Genova, e in tutta la città gli sfollati furono almeno 150. Di seguito vengono forniti i link a delle dettagliate descrizioni di alcuni eventi avvenuti in Liguria, a partire dall’alluvione di Genova del 1970, elaborate nell’ambito del programma operativo INTERREG IIC Gestione del territorio e prevenzione delle inondazioni, progetto di cooperazione transnazionale sulle tematiche dell’Assetto del Territorio, che ha visto collaborare la Regione Piemonte insieme ed altri enti di ricerca e sviluppo.
La mappa riporta la distribuzione geografica degli eventi geoidrologici con danni alla popolazione nel periodo 1646-2014 censiti nel catalogo storico degli eventi geoidrologici che hanno causato danni diretti alla popolazione. I pallini rossi e arancio si riferiscono a frane, i quadrati blù e celeste alle inondazioni.
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