Le inondazioni sono eventi diffusi e frequenti in Italia, e causano vittime e danni rilevanti ogni anno. Malgrado la loro diffusione, le problematiche connesse a tali calamità restano sconosciute alla maggioranza dei cittadini che mostrano, inoltre, una scarsa percezione dei rischi geo-idrologici a cui sono soggetti. Questa realtà contrasta con l’alta frequenza con la quale gli eventi di frana e di inondazione si sono succeduti in passato, e per i quali esiste, in Italia, una notevole quantità di informazioni storiche censite nel tempo, organizzate in archivi digitali e pubblicate in rete attraverso siti dedicati e portali geografici. Le informazioni raccolte riguardano sia gli aspetti fisici legati alle dinamiche dei processi naturali, sia i danni e gli impatti socio-economici da essi prodotti.
Gli eventi di seguito elencati sono solo alcuni tra i più tragici che si sono succeduti in Italia dal 1950. Essi rappresentano una visione solo parziale del reale effetto causato sulla popolazione, ma possono raccontare aspetti poco conosciuti alla maggior parte della popolazione, e offrire più di uno spunto di riflessione sui possibili impatti futuri di potenziali eventi.
ELENCO DELLE REGIONI COINVOLTE DALLE ALLUVIONI E DALLE INONDAZIONI
22/10/1951 - Calabria - 68 MORTIIn quattro giorni sono caduti 1770 mm di pioggia.
Frane e inondazioni hanno causato oltre 6700 tra sfollati e senzatetto.
Sono straripati il Po e i suoi affluenti.
Le acque hanno sommerso i due terzi della provincia di Rovigo.
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Esondazione del torrente Bisagno e del Trebbia.
La fiumara Valanidi ha raggiungo portate di almeno 420 mc/sec. Valore puntuale di pioggia 82,6 mm/h. La disastrosa azione del nubifragio ha causato frane e la piena di tutti i corsi d’acqua calabresi, con gravissimi danni all’agricoltura, al patrimonio zootecnico, ai centri abitati e alle infrastrutture.
In meno di 24 ore sono caduti più di 500 mm di pioggia.
I torrenti hanno trascinato via ponti, strade e case. Numerose frane.
Spazzato via il villaggio di Molina.
In pochissimi minuti le strade delle colline su cui si adagia la città sono diventati torrenti limacciosi che hanno provocato gravi danni soprattutto a livello infrastrutturale.
In questa zona sfociano 5 fiumi lucani, quando sono in piena e al contempo il vento soffia verso terra, enormi masse d’acqua inondano una fascia larga 20 km caratterizzata da un’intensa attività agricola.
Esondazione di tutti i fiumi del bacino dell’Adige: numerosi centri urbani sott’acqua, decine di kmq di campagna sommersa; gravissimi danni ovunque. A Venezia acqua alta record a 194 cm.
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Straripamento dell’Arno e dei corsi d’acqua del bacino. Danni incalcolabili alle opere d’arte custodite nella città di Firenze.
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Sommersi interi paesi. Frane e inondazioni hanno causato la distruzione di edifici e fabbriche con pesanti ricadute sull’occupazione.
Piogge molto intense e localizzate, misurate in circa 900 mm/24h, hanno colpito la città di Genova e altri comuni della provincia, causando gravissimi danni.
Un’alluvione si è abbattuta sulla città e dintorni. I danni stimati ammontano a decine di miliardi di lire.
Un’alluvione si è abbattuta sulla Val d’Ossola. I danni sono stati stimati in oltre 50 miliardi di lire
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A causa di forti e persistenti precipitazioni vi è stata l’esondazione del fiume Adda e di altri corsi d’acqua del bacino. Si sono verificate numerose frane che hanno causato la maggior parte delle vittime.
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A causa delle precipitazioni dei giorni precedenti una gigantesca frana è precipitata nell’alveo del fiume Adda, formando uno sbarramento.
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Per un’ondata di maltempo sul nord-ovest alluvioni e straripamenti devastano la regione, in particolare le province di Asti e Alessandria.
Una cella temporalesca ha scaricato 474 mm di pioggia in 12 ore, causando danni gravi nei centri abitati lungo i torrenti Vezza e Turrite di Gallicano.
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Causate piogge persistenti, alcune colate hanno raggiungo Sarno e altri centri abitati nelle province di Avellino e Caserta.
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Straripamento del torrente Beltrame, le cui acque hanno travolto il campeggio Le Giare, situato nel suo alveo.
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L’evento ha interessato le regioni Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, causando numerosi fenomeni di dissesto geo-idrologico e danni molto ingenti
A causa delle forti piogge e del dissesto idrogeologico della zona, si sono generate colate detritiche che hanno travolto numerose abitazioni tra Giampilieri Superiore e Scaletta Zanclea.
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Intense precipitazioni hanno causato frane e inondazioni in diversi centri abitati delle due aree con danni per circa 30 milioni di euro.
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Le intense precipitazioni hanno causato la piena dei fiumi di Genova, in particolare del Fereggiano, che hanno trasformato le strade in torrenti.
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Un evento meteo di forte intensità ha colpito in particolare le province di Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari, con misure di pioggia che hanno raggiunto i 385 mm/24h.
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Piogge intense hanno causato lo straripamento del rio Maggiore e del rio Ardenza.
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Una comitiva di turisti è stata travolta dalla piena improvvisa del torrente Raganello in provincia di Cosenza.
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Piogge intense hanno causato lo straripamento del fiume Milicia e altri corsi d’acqua nella provincia di Palermo e alcune frane.
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