Per la Regione Marche, le più vecchie informazioni relative a inondazioni che hanno prodotto danni diretti alla popolazione risalgono al 1807. Da allora fino ai nostri giorni, sono almeno 24 gli eventi meteoclimatici maggiori, caratterizzati cioè da piogge intense o prolungate, che hanno causato inondazioni con morti, dispersi, feriti, sfollati e senzatetto . Complessivamente in questo periodo si sono contati almeno 24 tra morti e dispersi, oltre 40 feriti e più di un migliaio di sfollati e senzatetto. L’evento di inondazione più antico di cui abbiamo notizia è quello che colpì la zona di Fabriano (AN) e comuni limitrofi il 17 settembre 1807, quando un violento nubifragio provocò allagamenti ed esondazioni che causarono in totale quattro morti e molti sfollati e senzatetto. Altre inondazioni con danni diretti alle persone si sono verificate nell’ottobre 1898, il 12 settembre 1955, il 5 settembre 1959, il 15 ottobre 1970, il 31 dicembre 1972, il 17 agosto 1976, il 1 dicembre 1982, e il 31 novembre 2010. L’evento con vittime più recente è quello del 2 marzo 2011, che ha interessato in particolare il comune di Sant’Elpidio a Mare (FM) dove, in località Casette d’Ete, il fiume Ete ha travolto un’automobile e provocato due morti.
L’inondazione più disastrosa in termini di vittime si verificò il 5 settembre 1959 ed interessò la zona costiera tra Ancona e Civitanova Marche (MC). Nella sola città di Ancona le piogge intense causarono allagamenti (con nove morti) e frane (con un morto). Gravissimi furono i danni agli edifici edifici e alle infrastrutture, in particolare nelle zone di Piano San Lazzaro, di Valle Miano e della Stazione Centrale. A causa dello stesso evento si registrarono tre morti anche a Civitanova Marche (MC). Per quanto riguarda il Comune di Senigallia, si hanno informazioni relativamente all’evento del 12 settembre 1955 (esteso a gran parte della regione) che nel Comune causò alcuni evacuati, e all’evento del 17 agosto 1976, durante il quale a Senigallia si registrò un morto.
Oltre alle inondazioni, nelle Marche le piogge intense e prolungate sono frequentemente causa di frane ed erosioni diffuse, alcune delle quali hanno storicamente prodotto danni diretti alla popolazione ed ingenti danni economici. La più importante fu sicuramente la frana di Ancona del 13 dicembre 1982. Indotta da piogge non particolarmente intense, ma prolungate, la frana provocò gravissimi danni ai quartieri Posatora, Palombella e Borghetto. Gli sfollati furono oltre 3650.
I più recenti eventi di pioggia intensa che hanno colpito le Marche nel Novembre del 2013 hanno causato migliaia di frane, con danni gravi in particolare alla rete stradale. Solo nei Comuni di Acquasanta Terme e Roccafluvione, in Provincia di Ascoli Piceno, l’Istituto ha recentemente cartografato oltre 1500 frane, la maggior parte delle quali hanno prodotto danni alle strade. Si tratta di una densità di dissesti particolarmente elevata, e pari a 7,5 frane per chilometro quadrato.
La mappa riporta per la regione Marche la localizzazione degli eventi di inondazione censiti nel Catalogo storico degli eventi di frana e di inondazione con danni alla popolazione dal 1807 al 2013.
Immagine in evidenza tratta da corriere.it (foto scattata dai Vigili del Fuoco).
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