16 febbraio 1973, dopo alcuni giorni di pioggia ininterrotta, dal versante nord-occidentale del Monte San Costanzo, in località Mitigliano, Massa Lubrense (NA), si staccò una colata di fango e detriti che distrusse due case coloniche e causò dieci morti.
La frana ebbe origine dal crollo di alcuni massi dalla ripa calcarea sub-verticale che delimita il versante a monte, formatasi a seguito di processi di denudazione più antichi e più profondi. L’impatto delle rocce sui terreni piroclastici sottostanti, allentati e saturi, ne determinò la mobilizzazione e diverse migliaia di metri cubi di fango precipitarono a valle, investendo le due case. Gli abitanti, colti nel sonno, non ebbero scampo. Fra di essi tre bambine di età compresa fra 20 mesi e 5 anni.
IMMAGINI EVENTO tratte da positanonews.it
Veduta del versante del Monte San Costanzo, denudato dalla frana
Una delle case coloniche distrutte dalla frana
GEOLOCALIZZAZIONE EVENTO
Italia
Fonti:
Archivio del progetto AVI positanonews.it
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