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Evento alluvionale in Emilia-Romagna
19-20 Ottobre 2024

Appena un mese dopo quello di settembre, tra il 19 e il 20 ottobre 2024, la regione Emilia-Romagna è stata colpita da un altro evento alluvionale, sebbene più modesto in termini di precipitazioni cumulate ed estensione delle aree colpite.
Le piogge più intense del giorno 19 si sono registrate dapprima sul Ferrarese e sulla costa Cesenate, in seguito sulla collina Bolognese e infine sulle colline del Reggiano-Parmense. Secondo i dati diffusi da Arpae valori massimi sono stati registrati a Pianoro (BO), dove le precipitazioni hanno raggiunto i 180 mm/24 ore.
Proprio nel territorio di Pianoro, a Botteghino di Zocca, si è avuta l’unica vittima dell’evento, un giovane trascinato con l’auto all’interno dell’alveo del torrente Laurenzano, e da lì fino al torrente Zena dove è stato ritrovato. Il fratello che era al suo fianco è riuscito a mettersi in salvo.
Fenomeni di piena hanno riguardato tra gli altri i fiumi Reno, Ravone, Samoggia, Ghironda, Lavino, Savena e Idice, raggiungendo valori idrometrici anche superiori a quelli del maggio 2023 (1-3 maggio e 16-17 maggio), con sormonti e rotture d’argine diffusi. La piena del Ravone ha interessato alcuni quartieri della città di Bologna causando ingenti danni. In seguito alle evacuazioni preventive gestite anche grazie alle allerte, migliaia di persone sono state messe in sicurezza lontano dalle proprie abitazioni poste in zone a rischio.
Accanto a piene ed esondazioni si sono avute anche numerosi movimenti franosi che hanno coinvolto infrastrutture e abitazioni e in particolare si è evidenziata anche la riattivazione della frana di Cà di Sotto, nel comune di San Benedetto Val di Sambro (BO) sull’Appennino bolognese. Si tratta di un dissesto che si era manifestato già nel 1994, quando la frana, oltre a distruggere alcuni edifici e renderne inagibili altri, aveva interrotto la viabilità e causato l’ostruzione del torrente Sambro, con la conseguente formazione di un piccolo lago. Con le piogge di ottobre la frana si è rimessa in movimento, ostruendo di nuovo il torrente e danneggiando l’impianto di pompaggio delle acque istallato 30 anni fa. Per questa ragione alcune famiglie che vivono in aree considerate a rischio di inondazione sono state evacuate in attesa del ripristino dell’impianto stesso.

Fonte: Centro Funzionale Regionale ARPAE – Struttura Idro-Meteo-Clima, in collaborazione con l’Area Geologia suoli e sismica della regione Emilia-Romagna (2024): Analisi speditiva dell’evento del 19-20 ottobre 2024 sulla regione Emilia-Romagna

L’auto della vittima di Botteghino di Zocca ritrovata nel fiume Zena

La rotta del canale Tassone nella zona di Cadelbosco di Sotto (RE) (cretits RaiNews)

L’esondazione del fiume Ravone nel centro di Bologna (credits 3B Meteo)

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