Durante la seconda decade del mese di novembre 2019, e più precisamente fra i giorni 11 e 19, l’Italia centro-settentrionale è stata interessata da una serie di perturbazioni, intervallate da brevi pause asciutte. Le zone maggiormente colpite dalle precipitazioni sono state le regioni del Nord-Est e l’area compresa tra l’Appennino settentrionale e il versante tirrenico della penisola. In tali zone, durante il periodo osservato, si sono registrati valori di pioggia cumulata assolutamente notevoli, spesso superiori ai 200 mm, tra i quali spiccano i 655 mm misurati al pluviometro di Tolmezzo (UD), concentrati nella settimana che va dall’11 al 18 novembre.
Numerosi i fenomeni di dissesto geo-idrologico che si sono verificati come diretta conseguenza delle intense precipitazioni. Svariate le piene e le inondazioni che hanno interessato i bacini idrografici del Nord-Est, dell’Emilia-Romagna e della Toscana, tra queste le più dannose sono state quella prodotta dalla la rotta arginale del fiume Idice a Budrio (BO), che ha portato anche l’evacuazione di oltre 200 persone, e quelle dell’Arno e dell’Ombrone grossetano, con circa 3000 sfollati. Altrettanto numerose le frane, che hanno coinvolto la viabilità stradale principale e secondaria, e la rete ferroviaria. In Val Pusteria (BZ) uno smottamento ha provocato il deragliamento di un treno, fortunatamente senza vittime né feriti.
Nel complesso le persone che hanno dovuto abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni sono state oltre 3300.
Il giorno 12 novembre la città di Venezia ha subito il catastrofico allagamento di buona parte del centro storico a causa di una marea che ha raggiunto i 187 cm sul medio mare, valore secondo solo ai 194 cm registrati durante l’evento alluvionale del novembre 1966. L’acqua alta, oltre ai comprensibili disagi per la popolazione e i turisti, ha causato ingentissimi danni ad abitazioni, attività commerciali e ricettive, e a diversi vaporetti, gondole e imbarcazioni che a causa della mareggiata hanno rotto gli ormeggi. Allagati la Basilica di San Marco, dove l’acqua ha superato il metro di altezza e lesionato i mosaici e le colonne bizantine, e il Teatro La Fenice.
A Pellestrina, completamente sommersa dalle acque, una persona è rimasta fulminata mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa.
IMMAGINI EVENTO tratte da vigilfuoco.tv
Rotta d’argine del fiume Idice nella zona di Budrio (BO)
Allagamento nella zona di Budrio (BO)
Intervento dei Vigili del Fuoco nella zona di Orbetello (GR). Immagine tratta dalla pagina twitter dei Vigili del Fuoco
GEOLOCALIZZAZIONE DELL’EVENTO
Manciano, Toscana, Italia
Laterina Pergine Valdarno, Toscana, Italia
Loro Ciuffenna, Toscana, Italia
Vallada Agordina, Veneto, Italia
Irma, Lombardia, Italia
Bressanone, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Italia
Appiano sulla Strada del Vino, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Italia
Marradi, Toscana, Italia
Barberino Val d'Elsa, Toscana, Italia
Calderara di Reno, Emilia-Romagna, Italia
Borca di Cadore, Veneto, Italia
Santo Stefano di Cadore, Veneto, Italia
Alpago, Veneto, Italia
Cecina, Toscana, Italia
Loiano, Emilia-Romagna, Italia
Castenaso, Emilia-Romagna, Italia
Malalbergo, Emilia-Romagna, Italia
Pianoro, Emilia-Romagna, Italia
Altopiano della Vigolana, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Italia
Cercivento, Friuli Venezia Giulia, Italia
Mezzocorona, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Italia
Valdora di Sopra, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Italia
Grosseto, Toscana, Italia
Orbetello, Toscana, Italia
Budrio, Emilia-Romagna, Italia
FONTI
Daniele Cat Berro / Redazione Nimbus (2019): Metà novembre 2019: ripetute fasi perturbate e burrascose in Italia (ultimo accesso gennaio 2020)
ARPA Emilia-Romagna (2019): Rapporto dell’evento meteo dal 15 al 19 novembre 2019 (ultimo accesso gennaio 2020)
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