inondazione
Esondazioni in Emilia-Romagna
30 Gennaio - 02 Febbraio 2019

Nei giorni dal 30 gennaio al 2 febbraio 2019, l’Italia settentrionale è stata interessata da una depressione che ha concentrato i suoi effetti sull’Emilia-Romagna.
Inizialmente con deboli ma diffuse precipitazioni anche a carattere nevoso (30-31 gennaio), e in seguito (1-2 febbraio) con piogge più intense, che sui rilievi più alti hanno determinato la fusione delle nevi accumulate nei giorni precedenti.
Nelle 48 ore di questa seconda fase i pluviometri hanno registrato valori di pioggia vicini o superiori ai 300 mm (ad esempio 327 quello del Lago Scaffaiolo in provincia di Modena, 286 quello di Bosco di Corniglio in provincia di Parma e 278,6 quello di Monteacuto delle Alpi in provincia di Bologna).
Le precipitazioni abbondanti, unite all’effetto di saturazione del suolo, hanno innescato piene su tutto il reticolo idrografico appenninico. Le più significative tra le quali sono state quelle su Reno, Panaro, Secchia ed Enza.
In particolare la piena del fiume Reno in provincia di Bologna ha determinato molti allagamenti sia nelle zone di pianura che nel tratto montano. La circostanza più critica si è verificata il 2 febbraio nella zona di Castel Maggiore, dove una rottura d’argine ha causato l’allagamento di un’area di circa 27 chilometri quadrati con la conseguente evacuazione di quasi 500 persone nei territori di Castel Maggiore, Argelato, Calderara di Reno, Castello d’Argile e Bologna. Una decina di persone sono state ricoverate per ipotermia dopo essere rimaste a lungo immerse nelle acque gelide esondate, tra di loro anche alcuni soccorritori.


IMMAGINE DELLA ZONA DI CASTEL MAGGIORE tratte da vigilfuoco.tv

Esondazioni in Emilia-Romagna
Esondazioni in Emilia-Romagna
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Geolocalizzazione dell’evento

FONTI
Miria Celano, Andrea Selvini, Rosanna Foraci, Michele Di Lorenzo (2019):Rapporto dell’evento meteo-idrologico dal 30 gennaio al 3 febbraio 2019 (ultimo accesso gennaio 2020)

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