Tra il 18 e il 19 maggio 1977 una perturbazione colpì il Piemonte occidentale interessando in particolare le valli Chisone, Germanasca e Pellice, e, più marginalmente, la Val di Susa e alcuni settori del cuneese e del Piemonte meridionale. Le precipitazioni iniziarono tra le 8 e le 9 del giorno 18 e nelle 24 raggiunsero i 205 millimetri al pluviometro di Pra del Torno (TO) e i 129 a quello di Luserna San Giovanni (TO). Le piene e le esondazioni dei corsi d’acqua, unite ai numerosi fenomeni franosi, provocarono ingenti danni: più di 20 ponti vennero distrutti o gravemente lesionati, e vi furono numerose interruzioni della viabilità sia principale che secondaria. Si registrano inoltre pesanti conseguenze sui centri abitati e sulle attività economiche della zona.
Fra Bibiana e Bricherasio (TO), a seguito del crollo del ponte sul torrente Pellice dovuto alla pressione esercitata dalla corrente di piena, sette persone precipitarono nelle acque con le proprie auto e persero la vita. Altre due rimasero ferite a causa di una colata di detrito che interessò la borgata Garin di Villar Pellice (TO). Gli sfollati furono alcune decine in varie località della provincia di Torino. Per la sola val Pellice la locale Comunità Montana segnalò danni per oltre 11,5 miliardi di Lire, corrispondenti a più di 44,5 milioni di Euro di oggi.
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