Nei giorni 10-13 novembre 2013, precipitazioni diffuse hanno interessato la regione Marche, inizialmente nel settore centro settentrionale della regione, per proseguire fino alla giornata del 13 nella parte centro meridionale. Le cumulate sono state estremamente elevate in tutto il territorio, principalmente nella fascia montana. Sono stati registrati valori di precipitazione dai 400 a circa 500 mm. Il reticolo idrografico, sia maggiore che minore, è andato in crisi con numerose esondazioni ed allagamenti localizzati che hanno reso necessarie evacuazioni di famiglie e centri abitati. Diffusi fenomeni franosi, soprattutto nella fascia alto-collinare-montana, hanno causato disagi alla viabilità, sia provinciale che comunale.
Nei giorni 25-27 novembre, il territorio regionale è stato nuovamente interessato da precipitazioni diffuse, prevalentemente a carattere nevoso.
Nella giornata del 29 novembre un sensibile rialzo termico ha interessato l’intera fascia interna innescando diffusi fenomeni di fusione.
Successivamente nella giornata del 2 dicembre si sono verificate ulteriori piogge che hanno insistito in particolare sulle zone già colpite dalle nevicate. L’azione combinata delle nuove precipitazioni e lo scioglimento del manto nevoso hanno determinato importanti fenomeni di piena e diffusi dissesti, favoriti dalle condizioni di saturazione del suolo dovute alle abbondanti precipitazioni pregresse. Le situazioni di criticità ed i danni subiti dal territorio sono stati di notevole entità. Si sono verificate esondazioni in vari punti lungo tutte le aste fluviali del reticolo idrografico centromeridionale della regione, oltre a numerosissime frane e smottamenti. Le maggiori criticità si sono riscontrate lungo il corso del fiume Aso, che ha eroso le sponde in molti punti, provocandone lo scalzamento e, in alcuni tratti, il collasso della sede stradale e nel comune di Monterubbiano (FM) il crollo del ponte in località Rubbianello. Esondazioni localizzate sono state segnalate anche lungo il Marecchia ed il Tesino. Il Chienti è esondato nella parte finale del suo percorso nei Comuni di Montecosaro, Morrovalle e Civitanova Marche nel maceratese, anche il Tenna ha rotto gli argini in più punti. Numerose frane sono state segnalate principalmente lungo le strade, con conseguenti disagi alla viabilità primaria e secondaria, ma numerosi sono stati i dissesti anche in prossimità di abitazioni e di centri abitati. A Penna San Giovanni (MC) si è verificato il crollo delle mura di cinta, problemi a Visso per un movimento franoso che ha coinvolto la condotta del gas, mentre una grossa frana ha coinvolto il centro di Fermo (FM) ai piedi del Duomo. Problemi sono stati riscontrati lungo la strada di accesso all’ospedale di Amandola (FM). Nei territori interessati dall’ondata di maltempo sono state emesse ordinanze di evacuazione per oltre 150 persone.
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