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Alluvioni in Liguria
25 Dicembre 2013 - 20 Gennaio 2014

Nel periodo compreso tra la fine di dicembre 2013 e la seconda decade di gennaio 2014 la Liguria è stata colpita da tre eventi meteorologici intensi, che hanno colpito vaste aree della regione con conseguenti allegamenti estesi, diffuse frane, ingenti danni e vittime.

Nei giorni 25 e 26 dicembre 2013 sono stati registrati valori di piogge cumulate nelle 48 ore superiori a 350 mm, ad Isoverde (GE), dove in 24 ore si sono misurati 294 mm di pioggia, Piampaludo (SV) dove nelle 24 ore si sono registrati 341 mm di pioggia, e Sella di Gouta (IM) con 291 mm in 24 ore. Quale effetto di queste precipitazioni si sono verificati forti incrementi del reticolo principale e secondario. I fiumi Bisagno e Vara hanno superato, in alcune sezioni, la soglia di criticità.

Il 4 e il 5 gennaio 2014 la regione è stata nuovamente colpita da eventi meteorici intensi, in particolare la zona della Liguria di Levante. L’analisi pluviometrica di questi giorni ha mostrato cumulate areali dell’ordine dei 100 mm nella provincia di Imperia, e di poco inferiori nella provincia di Savona, Genova e La Spezia.

Infine tra il 16 e il 20 gennaio 2014 la regione è stata interessata da una lunga fase perturbata, con piogge diffuse, persistenti, associate a forti temporali. L’evento, particolarmente gravoso per la persistenza delle piogge, si è sviluppato in due in due fasi. Dall’analisi pluviometrica si evince che nei giorni 16-17 gennaio si sono verificati i massimi di pioggia per poi proseguire in maniera contenuta fino al 20 gennaio. Le cumulate massime in 5 gg son state registrate a Ceriana (400mm), Montalto (370 mm), Rocchetta Nervina ( 330 mm) e Testico (340 mm). A seguito di precipitazioni così persistenti i livelli idrometrici dei corsi d’acqua si sono innalzati ai livelli di guardia, e in alcuni casi anche al di sopra. Nel comune di Bogliasco (GE) l’onda di piena del torrente Poggi ha fatto registrare una vittima.

Le numerose frane verificatesi, anche di rilevante intensità, hanno messo in crisi il sistema della viabilità e dei trasporti regionali, causando numerose interruzioni totali o pesanti limitazioni di transito. A seguito di una frana avvenuta lungo la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, nelle vicinanze della stazione di Andora, si è verificato il deragliamento del treno Intercity 666 causando il lieve ferimento del conducente e di due passeggeri e l’interruzione della linea. Alcune frane hanno insistito su abitati, numerose sono state le ordinanze di evacuazione, soprattutto nelle province di La Spezia ed Imperia. A seguito di questi eventi è stato deliberato dal Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza che ha previsto un primo stanziamento di 13 milioni di euro.

L’immagine sottostante mostra la frana in località Capo Mimosa, tra Andora e Cervo (SV) lungo il versante prospiciente la linea ferroviaria Genova – Ventimiglia. Il dissesto ha causato il deragliamento del treno IC e il ferimento lieve del conducente e di due passeggeri. Sulla parte superiore del versante si trovano delle abitazioni lambite dalla corona della frana. La terrazza di una di queste è stata interessata dalla frana ed ha riportato gravi danni.
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Due particolari della frana di Nervi. La frana ha interessato il versante costiero, per una estensione lineare di circa 40-50 m, e si è estesa dalle abitazioni fino al mare. Si tratta della mobilizzazione della coltre superficiale di detrito, di profondità stimabile in circa 1-2 metri.  La frana ha causato la distruzione di alcune opere marginali costruite lungo il versante, e della veranda di una abitazione.
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